Il sito a dinosauri del Villaggio del Pescatore

1. La scoperta del Sito del Villaggio del Pescartore 1988
La storia del famoso sito paleontologico inizia alla fine degli anni ottanta dell’altro secolo quando due appassionati, i signori Alceo Tarlao e Giorgio Rimoli, scoprono delle ossa di dinosauro nei calcari laminati del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste).
2. I primi scavi anno 1992

Nel 1990 Sergio Dolce, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dal 1990 al 2010, è avvisato del rinvenimento di resti di dinosauro al Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste) dai due scopritori, Alceo Tarlao e Giorgio Rimoli. Risale all’aprile del 1991 la prima domanda di concessione di ricerca e scavo paleontologico alla competente Soprintendenza. Il 17 ottobre 1992 il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste inizia la prima campagna di scavo nell’importante sito paleontologico.

3. La scoperta del dinosauro Antonio anno 1994
Il 25 aprile del 1994 Tiziana Brazzatti, allora una studentessa di geologia, mandata dall’Università di Trieste a studiare la zona del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste), scopre gli arti anteriori del dinosauro “Antonio”, che diverrà famoso per essere uno dei più completi e meglio conservati dinosauri del mondo.
4. La geologia del Sito paleontologico
Lorenzo Consorti, geologo, descrive la superficie di cava del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste) evidenziando le rocce rappresentative dei vari ambienti che caratterizzavano la piattaforma cabonatica del passato, dove i dinosauri vivevano e sono rimasti intrappolati conservandosi in maniera perfetta. È un viaggio nel tempo, con gli ambienti che cambiano in maniera repentina in pochissimo spazio.
5. Scavo del dinosauro “Antonio” anni 1998-99
Nel 1998-99 viene intrapresa la campagna di scavo paleontologico, finanziata dal Ministero, per il recupero del dinosauro “Antonio”. Lo scavo al Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste) non è facile. Gli strati sono subverticali, la roccia calcarea è dura. L’unico modo possibile per estrarre il dinosauro è stato quello di “affettare” la collina mediante l’ausilio del filo diamantato.
6. Preparazione del dinosauro “Antonio” anno 2000
Il blocco con il dinosauro “Antonio”, una volta estratto dalla roccia del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste), viene portato in cava per essere tagliato e ridurre così il peso e lo spessore della roccia. Si procede poi in laboratorio alla preparazione chimica del reperto mediante l’uso di acido formico diluito al 5%. “Antonio” è stato il primo dinosauro sul quale questa preparazione ad acido è stata usata.
7. Scavo e preparazione del dinosauro “Bruno” 2019
A giugno 2018 e luglio 2019 al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste) vengono fatti due nuovi scavi per recuperare rispettivamente il cranio e la coda del dinosauro “Bruno”, scoperto nel 1999 durante la campagna di scavo per il recupero del dinosauro “Antonio”. Il lavoro è eseguito dalla ditta Zoic S.r.l. su concessione della Soprintendenza. Quello che distingue “Bruno” e lo rende unico è che si trova posizionato su una piega che lo curva di 180 gradi, con le ossa plasticamente deformate.
8. Descrizione del dinosauro “Antonio” - Prima parte
Il dinosauro “Antonio” uno dei dinosauri meglio conservati al mondo, è stato scoperto al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste). “Antonio” è l’olotipo, cioè il portanome della nuova specie Tethyshadros insularis, istituita da Fabio Marco Dalla Vecchia nel 2009. Il sito del Villaggio del Pesatore è ricco non solo di reperti di dinosauro, ma anche di altri fossili quali coccodrilli, piccoli pesci, gamberi, pochi vegetali ed un osso di rettile volante.
9. Descrizione del dinosauro “Antonio” - Seconda parte
Fabio Marco Dalla Vecchia, paleontologo, ha studiato il dinosauro “Antonio”, uno dei dinosauri meglio conservati al mondo, scoperto al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste). “Antonio” è un dinosauro vegetariano, che viveva in una grande isola tropicale nel mar della Tetide. Le caratteristiche peculiari di questo dinosauro sono legate all’ambiente in cui viveva.
10. Descrizione del dinosauro “Antonio” - Terza parte
I dinosauri “Antonio” e “Bruno” sono stati scoperti al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste). Fabio Marco Dalla Vecchia, paleontologo, descrive le differenze tra questi due dinosauri: “Antonio” è meno robusto rispetto a “Bruno”, con alcune differenze che potrebbero dipendere dal dimorfismo sessuale (la differenza tra maschi e femmine), dall’età (uno più giovane dell’altro) o dalla variabilità intraspecifica (in una popolazione possono esserci esemplari grandi ed altri piccoli).
11. Descrizione del dinosauro Bruno - Prima parte
Federico Fanti, paleontologo, descrive il dinosauro “Bruno”, il secondo dinosauro trovato quasi completo al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina, Trieste). “Bruno” si trova esattamente al centro di una piega geologica: è come se avessimo disegnato il dinosauro su un foglio di carta. Se prendiamo le due estremità e stringiamo il foglio, il disegno del dinosauro non sarà più piatto ma con una forma molto sinuosa. Questo è Bruno: è l’unico dinosauro al mondo preservato su una piega di roccia.
12. Descrizione del dinosauro Bruno - Seconda parte
Federico Fanti, paleontologo, ci racconta che avere davanti due scheletri come quelli dei dinosauri del Villaggio del Pescatore “Antonio” e “Bruno” aiuta moltissimo i paleontologi ad immaginarli “vivi” mentre interagiscono tra di loro. Quando si cerca di ridisegnare un dinosauro, il suo colore è totalmente inventato, perché il colore di un dinosauro non lo sappiamo. Al sito paleontologico non sono stati trovati solo dinosauri, ma anche coccodrilli, piccoli pesci, gamberetti. C’è davvero un ecosistema che aspetta di essere scavato e l’importanza di portare alla luce tutti questi reperti ci permetterà di dire cosa è successo qui, com’è possibile che in questa piccola fetta di terreno siano entrati dentro tutti questi animali.

Materiali fotografici e video:
Flavio Bacchia, Zoic S.r.l.; Tiziana Brazzatti; Fabio Marco Dalla Vecchia; Sergio Dolce; Federico Fanti; Marino Ierman; Alceo Tarlao; TV Koper-Capodistria

Le immagini sono riprodotte su concessione del Ministero della Cultura (MiC), Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Tutti i fossili rinvenuti nel sito paleontologico del Villaggio del Pescatore sono di proprietà dello Stato.

Grazie a Mario Sartori di Borgoricco -B.Fri S.r.l. per l’accessibilità al sito e a Lorenzo Pipan – Comune di Duino Aurisina

Progetto a cura di Deborah Arbulla – Museo Civico di Storia Naturale di Trieste

Video realizzato da
Videoest

Ideazione e produzione
Comune di Trieste/Servizio Musei e Biblioteche

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