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Una sala dedicata alle “origini della vita”, cioè a come tutti noi, esseri viventi, veniamo al mondo, come ci sviluppiamo e come (e perché) ci riproduciamo.
Dai semi al DNA, dalle uova alle spore, passando per larve, bruchi, feti ed embrioni; in un allestimento originale e interattivo, dove il visitatore scoprirà come il sesso e le strategie riproduttive degli esseri viventi modificano e condizionano persino la nostra vita quotidiana: dallo starnutire al cucinare le torte, dai vestiti che indossiamo ai fiori che regaliamo alle persone care.
Tutto questo, raccontato grazie a oltre 200 esemplari esposti, tra piante, animali, funghi, modelli ingranditi (sia storici, sia realizzati appositamente per la nuova esposizione) e anche i peculiari reperti umani che un tempo caratterizzavano la vecchia sede storica del Museo, in Piazza Attilio Hortis. Reperti ricontestualizzati però in chiave innovativa, in un’esposizione moderna e multisensoriale, che mette al centro non il reperto, ma l’emozione del visitatore che è spinto, attraverso una grafica accattivante, ma anche sperimentando suoni, profumi e giochi manuali, a trovare lui stesso le rispose alle domante sulla crescita, lo sviluppo e la riproduzione degli esseri viventi.
Qualcosa di nuovo e gioiosamente educativo per i triestini e un’ulteriore piccola gemma per i tanti turisti che sempre di più apprezzano Trieste e i suoi musei.
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