Torna a Trieste, dal 11 al 14 dicembre 2025, Palæomovies Film Fest. È giunta alla VII edizione la rassegna che fa conoscere al pubblico, attraverso il cinema documentario e gli incontri con gli esperti, le ricerche recenti e le scoperte più interessanti sulla preistoria dell’umanità.
Palæomovies nasce dall’interesse di comunicare temi e problematiche che riguardano l’evoluzione e la paleoantropologia, la diversità culturale, la formazione della socialità, lo sviluppo delle prime società complesse.
Quest’anno la rassegna offre alcuni approfondimenti sullo sciamanesimo preistorico e contemporaneo, sull’origine della musica e dell’arte, sulla violenza nel Neolitico e su una enigmatica scoperta in alta montagna. Vengono presentate anche due recenti produzioni italiane nel campo della divulgazione archeologica. Nelle giornate del Festival faremo un viaggio a ritroso nel tempo per conoscere comportamenti, tradizioni e costumi dei nostri antenati vicini e lontani.
Come di consueto il programma è arricchito dalla presenza di esperti chiamati a presentare alcuni dei documentari selezionati: Antonio Paolillo (direttore del Museo Civico “La Terra e l’Uomo” di Crocetta del Montello, Treviso), Fabio Martini (Università degli Studi di Firenze), Marco Milella (Università degli Studi di Pisa), Emilio Crosato, Alberto Crosato (Associazione Culturale Amici di Castellaro). Inoltre è previsto anche l’intervento di Stefano Bianchi, conservatore del Museo teatrale C. Schmidl.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
La rassegna nasce da una stretta collaborazione tra il Comune di Trieste/Museo di Storia Naturale e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia ed è a cura di Roberto Micheli, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di Deborah Arbulla, conservatrice paleontologa del Museo Civico di Storia Naturale.
Coordinamento del progetto Patrizia Fasolato, Responsabile di Posizione Organizzativa Musei Scientifici con Andrea Reganzin, funzionario amministrativo contabile del Comune di Trieste.
L’evento è realizzato anche grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
A seguire l’organizzazione, la ricerca filmografica e i servizi tecnici è l’Associazione culturale La Cappella Underground di Trieste.

PROGRAMMA
Introduce la sessione Deborah Arbulla, conservatrice paleontologa del Museo Civico di Storia Naturale
Giovedì 11 dicembre 2025
ore 17.00
La valle degli sciamani Kallawaya
Italia, 1996, 29′
di Antonio Paolillo
produzione: Antonio Paolillo
versione in italiano
Documentario girato negli anni ’90 nella regione andina gravitante intorno al lago Titicaca. In questa regione sono ancora vivi i fondamenti e le tradizioni della cultura Aymara e della precedente cultura Puquina che vide il sorgere dell’impero Tiwanacu. Sciamani e Yatiri, medici erboristi di alto rango, praticano ancora cerimonie rituali e cure mediche millenarie come se il tempo si fosse cristallizzato. Sincretismo religiosi che si sovrappongono e si amalgamano in un tutt’uno che riflette l’attuale aspetto culturale delle popolazioni andine.
Presentazione a cura di Antonio Paolillo (direttore del Museo Civico “La Terra e l’Uomo” di Crocetta del Montello, Treviso) in conversazione con Deborah Arbulla (conservatrice paleontologa del Museo Civico di Storia Naturale)
Venerdì 12 dicembre 2025
Introducono la sessione Deborah Arbulla, conservatrice paleontologa del Museo Civico di Storia Naturale, e Roberto Micheli, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia
ore 17.00
Sapiens, e fu la musica
Sapiens, et la musique fut
Francia, 2021, 53’
di Pascal Goblot
produzione: Grand Angle Productions, ARTE
versione in francese, sottotitoli in italiano
La musica è ovunque: nei bar, nelle chiese, nei negozi, nelle cuffie dei nostri smartphone… Come spiegare questa universalità e diversità? Sarebbe possibile risalire a un’origine? Alla ricerca di tracce archeologiche, cercando di ricostruire quella che poteva essere la musica dei nostri antenati, inizieremo con il più antico strumento conosciuto: un flauto d’osso, la cui età è oggi stimata in oltre 40.000 anni! Esploreremo poi altre tracce di musica nella preistoria: resti archeologici che oggi interpretiamo come strumenti, incisioni e dipinti, e tutto ciò che possiamo dedurre dal rapporto dei Cro-Magnon con la musica.
Presentazione a cura di Stefano Bianchi (conservatore del Civico Museo Teatrale C. Schmidl, Trieste)
Sabato 13 dicembre 2025
Introduce la sessione Roberto Micheli, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia
ore 16.00
Arte paleolitica: la nostra storia
Italia, 2022, 18′
di Elisabetta Flor, Luca Scoz
Produzione: MUSE – Museo delle Scienze di Trento
Consulenza scientifica: Fabio Martini, Museo e Istituto fiorentino di Preistoria, Università degli Studi di Firenze; Federica Fontana, Marco Peresani e Antonio Guerreschi, Università degli Studi di Ferrara.
versione in italiano
L’arte accompagna l’umanità fin dagli albori della sua esistenza. È un tentativo primordiale di interpretazione dell’ambiente naturale? Forse qualcosa di più. Dall’Uomo di Neanderthal ai cacciatori Sapiens dell’epoca glaciale, questo documentario traccia una linea che, dalle principali testimonianze di arte paleolitica dell’Italia nord-orientale, come le pietre dipinte del Riparo Dalmeri, sfocia nella più attuale e drammatica riflessione sul rapporto fra l’umanità e l’ambiente naturale.
a seguire
Sciamani – Comunicare con l’invisibile
“Dialoghi con l’antropologo Sergio Poggianella”
Italia, 2023, 22’
di Nicolò Bongiorno
Produzione: Allegria Films
Consulenza scientifica: Enrico Longarini
versione in italiano
Chi è lo sciamano e come nasce una collezione di oggetti sciamanici? Sono solo alcuni dei quesiti posti dal regista Nicolò Bongiorno a Sergio Poggianella, antropologo e ideatore della mostra “Sciamani. Comunicare con l’invisibile” tenutasi a Trento nel corso del 2024. Ripercorrendo in un’intervista le tappe principali della sua ricerca, il collezionista tesse una narrazione intima del suo rapporto con questa imperscrutabile figura, mostrandone sia la poetica sociale sia il valore artistico alla base dell’esposizione.
a seguire
La tomba della Sciamana – Un mistero dell’età della pietra
Das Grab der Schamanin – Ein Geheimnis aus der Steinzeit
Germania, 2024, 52’
di Christian Stiefenhofer
Produzione: South & Browse, ZDF
Consulenza scientifica: Kai Michel
versione in tedesco, s/t in italiano
Un team di ricercatori riapre un caso archeologico irrisolto unico nel suo genere: il caso della sciamana di Bad Dürrenberg. Nel documentario ci immergiamo in un antico mistero risalente al Mesolitico. Una tomba databile a quasi 9000 anni fa, apparentemente di una donna e un bambino piccolo, ma le circostanze della loro morte rimangono poco chiare. Questa tomba fu scoperta dai nazisti nel corso degli anni trenta e utilizzata per scopi di propaganda razziale, prima di cadere nell’oblio. Ora è tornata al centro dell’attenzione della ricerca. La donna nasconde un segreto straordinario: forse era una sciamana. Il film presenta le ultime scoperte scientifiche e segue una ricerca forense, condotta con le più moderne tecniche investigative, che ricostruisce poco a poco il puzzle della sciamana di Bad Dürrenberg.
Presentazione a cura di Fabio Martini (Università degli Studi di Firenze) in conversazione con Roberto Micheli (Soprintendenza ABAP-FVG)
Domenica 14 dicembre 2024 – mattino
Introduce la sessione Roberto Micheli, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia
ore 10.30
Scena del crimine nell’età della pietra: Germania 7.000 anni fa
Tatort Steinzeit. Deutschland vor 7000 Jahren
Germania, 2019, 51’
di Gabriele Wengler
Produzione: Caligari Film, ARTE, ZDF
versione in tedesco, s/t in italiano
Partendo dagli spettacolari ritrovamenti di fosse comuni preistoriche nel Baden-Württemberg, nella Renania-Palatinato e nella Bassa Austria, il film traccia un panorama della vita nell’Europa centrale. durante il Neolitico. Nel 2013, nei pressi di Halberstadt, nella Sassonia-Anhalt, alcuni ricercatori scoprono una fossa comune con nove scheletri risalenti al Neolitico. Le tracce sulle ossa testimoniano una morte violenta; gli archeologi ipotizzano che i resti provino l’uccisione mirata di prigionieri. Ciò dimostra che i conflitti tra i primi agricoltori erano condotti con grande brutalità. Qual era il motivo? Gli archeologi hanno trovato tracce di crimini violenti o addirittura di sacrifici rituali? In altre parti della Germania sono state rinvenute deposizioni simili. Sembra che tutte queste persone siano state brutalmente assassinate nello stesso periodo. Cosa è successo a Haberstadt circa 7000 anni fa? È stato allora che l’uomo ha inventato la guerra?
Presentazione a cura di Marco Milella (Università degli Studi di Pisa) in conversazione con Roberto Micheli (Soprintendenza ABAP-FVG)
a seguire
Schnidi. Il fantasma del Neolitico
Schnidi, le fantôme du Néolithique
di Thibaud Marchand
Francia, 2020, 52’
Produzione: TSVP, Inrap
versione in inglese, s/t italiano
Estate 2003, l’Europa soffoca. Il continente sta attraversando una delle peggiori ondate di caldo della sua storia. In Svizzera, i ghiacciai si stanno ritirando a una velocità preoccupante. È allora che uno di questi ghiacciai, ai piedi del passo dello Schnidejoch, libera un oggetto misterioso: un pezzo di faretra neolitica. Inviata sul posto in incognito, una squadra di archeologi specializzati in alta montagna avvia uno scavo a quasi 3000 metri di altitudine. E ciò che scoprono supera ogni loro immaginazione: portano alla luce l’equipaggiamento completo di un uomo del Neolitico, risalente a quasi 5000 anni fa. I suoi vestiti e le sue armi sono conservati in uno stato eccezionale. Ma il suo corpo rimane ancora introvabile. Chi era quest’uomo? Cosa gli è successo? Perché sono stati ritrovati solo i suoi effetti personali? Per ritrovare quest’uomo fantasma che hanno battezzato Schnidi, gli archeologi si sono lanciati in una ricerca fuori dal comune. Vogliono risolvere a tutti i costi questo caso irrisolto risalente a circa 5000 anni fa…
Presentazione a cura di Marco Milella (Università degli Studi di Pisa) in conversazione con Roberto Micheli (Soprintendenza ABAP-FVG)
Domenica 14 dicembre 2024 – pomeriggio
Introduce la sessione Roberto Micheli, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia
ore 16:00
I misteri dei giganti di Mont’e Prama – Italia. Viaggio nella bellezza
Italia, 2023, 50’
di Marzia Marzolla, Massimiliano Griner
Produzione: Rai Cultura
Consulenza Scientifica: Luca Peyronel
versione in italiano
Il film esplora gli aspetti non ancora chiariti delle statue dei Giganti dell’omonimo sito archeologico del Sinis, in Sardegna. Mentre s’interroga sulla natura del luogo del ritrovamento, forse un santuario, e sui veri destinatari del tributo, narra il periodo finale della iconica civiltà sarda dei nuraghi, quando la nostalgia di un popolo antico trasfigura il suo stesso passato in mito e leggenda.
a seguire
Le colline moreniche del Garda. Ambiente, paesaggio ed insediamenti umani
Italia, 2025, 34’
di Mario Piavoli
Produzione: Zefirofilm-Associazione Amici di Castellaro
Consulenza scientifica: Emilio Crosato, Alberto Crosato, Domenico LoVetro, Marco Baioni
versione in italiano
Le colline moreniche del lago di Garda, dalla formazione geologica ai paesaggi della contemporaneità, con un particolare approfondimento sui siti Unesco di Tosina di Monzambano e di Castellaro Lagusello. Flora, fauna, reperti neolitici e romani, testimonianze dei principali protagonisti delle ricerche e scavi archeologici.
Presentazione a cura di Emilio Crosato, Alberto Crosato (Associazione Culturale Amici di Castellaro, consulenti scientifici del progetto) in conversazione con Roberto Micheli (Soprintendenza ABAP-FVG)
L’ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per le persone con disabilità motoria l’accesso al museo è possibile tramite una rampa.
Iniziativa collaterale: visita gioco al museo
Domenica 14 dicembre ore 10.30-12
Vero o falso? – visita gioco per bambini
Grazie alla sua lunga e prestigiosa storia, il Museo di Storia Naturale di Trieste vanta più di 4 milioni di reperti: molti pezzi fanno bella mostra di sé nel percorso espositivo, ma tra tanti originali si “confondono” anche modelli e riproduzioni.
Chi sarà in grado di riconoscerli?
La visita è adatta alle bambine e ai bambini della scuola primaria, non accompagnati.
Costo: 8 euro + entrata museo (biglietto ridotto dai 6 ai 26 anni, sotto i 6 anni gratuito).
Posti limitati, non è prevista la prenotazione.
INFO: 040 9892032 (da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 18.00. Sabato, dalle ore 9.00 alle 13.00).
Iniziativa a cura di Coopculture, concessionario del servizio didattico dei Musei del Comune di Trieste.
Informazioni generali
museostorianaturaletrieste.it
Come arrivare
Autobus linea 18
Fermata Musei via Cumano 22, e, dopo la sosta a capolinea, via dei Tominz
Autobus linee n. 11, 22
Fermata Via Revoltella 83 – percorri Strada di Rozzol, gira a destra in via Rietti e percorri sino a via Tominz
Parcheggio
In via dei Tominz è agevole trovare parcheggio.
Le persone con disabilità possono entrare con il proprio mezzo o quello del loro accompagnatore nel piazzale antistante il Museo di Storia Naturale (accesso carrabile via dei Tominz 4).


