Mandibola di Lonche: La prima evidenza di “otturazione” della preistoria

Perché questa scoperta è importante? Perché costituisce la più antica evidenza archeologica di “otturazione dentale”, con utilizzo di sostanze, in questo caso cera d’api, a fini terapeutici.

Mandibola di Lonche (Loka, Slovenia)

DOV’E’ STATA FATTA L’OTTURAZIONE?

Sul CANINO sinistro della emimandibola trovata a Lonche nel 1911 da Giuseppe Müller.

Altri indizi di cure dentali preistoriche: nel 2001, in una necropoli neolitica in Pakistan, furono trovati alcuni molari, le cui corone presentavano delle cavità concentriche regolari. Sono la più antica evidenza di una pratica dentistica. Un dente artificiale, forse usato come protesi, è stato rinvenuto nel cimitero egiziano di Gebel Ramlah. Lonche però è il più antico esempio di otturazione preistorica mai trovato usando della cera d’api!

L’uomo di Lonche: è stata trovata solo la porzione sinistra della mandibola con un canino, due premolari e i primi due molari. Età dell’uomo di Lonche: 24-30 anni, età dedotta dal grado di usura dentale. Sesso: la morfologia della regione dentale, lo spessore dell’osso mandibolare e le dimensioni delle corone dentali fanno supporre si trattasse di un maschio.

particolare dei denti

Malattie dell’uomo di Lonche: una pronunciata IPOPLASIA dello smalto dei denti è visibile sulla faccia esterna del canino e dei premolari e sulla superficie interna del secondo molare. L’IPOPLASIA è un’anomalia nella deposizione dello smalto dovuta a stress metabolico (malnutrizione o malattie durante l’infanzia).

Giuseppe Müller, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dal 1928 al 1945.

La scoperta: la mandibola fu rinvenuta nel maggio del 1911 da Giuseppe Müller direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dal 1928 al 1945, in una piccola caverna presso Lonche (oggi Loka, in Istria settentrionale, Slovenia). Sporgeva dalla parete concrezionata della caverna e Müller, non avendo a disposizione alcun attrezzo adatto, la estrasse con le mani, spezzandola. Fu scoperta insieme ad alcuni resti di orso delle caverne ora estinto (Ursus spelaeus) e per questo fu considerata uno dei più antichi reperti umani dell’area Nord Adriatica. Ma e’ solo grazie alle tecniche di analisi più avanzate, fra cui l’uso di acceleratori di particelle, che si è potuto scoprire, oltre un secolo dopo, la presenza di cera d’api nel canino!

DOVE SI TROVA LONCHE?

Lonche (oggi Loka), si trova in Istria Settentrionale (Slovenia).

Studi pregressi: negli Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, volume XIII del 1935-1941, nel lavoro preliminare sulla mandibola di Lonche di R. Lepori, “Cenni preliminari su un ritrovamento di mandibola umana fossile in una caverna dell’Istria settentrionale”, l’unica indagine scientifica possibile è stata una radiografia!

Lonche (oggi Loka) si trova in Slovenia
Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste del 1935-1941 con il lavoro di R. Lepori sulla mandibola di Lonche.

MANDIBOLA DI LONCHE: LE ANALISI

Le analisi per studiare la mandibola di Lonche sono state:

  1.  microtomografia a raggi x (micro-CT) con la luce di sincrotrone;
  2.  spettroscopia ad infrarossi (IR);
  3.  spettrometria di massa (AMS);
  4.  microscopio elettronico a scansione (SEM).
struttura interna del canino mediante microtomografia a raggi X con luce di sincrotrone.
struttura interna del canino mediante microtomografia a raggi X con luce di sincrotrone.

1. Microtomografia a raggi x (micro-CT) con la luce di sincrotrone che ha permesso di ricostruire la struttura esterna e interna del canino consentendo di individuare:

a. una frattura verticale nello smalto, estesa fino alla camera pulpare (fig A);

b. la presenza della cera d’api, che riempiva la superficie consumata del dente e la parte superiore della frattura per un altezza di 1,43 mm( fig B e C).

2. Spettroscopia all’infrarosso (IR) del materiale di riempimento della frattura: meno di 2 mm3 sono stati prelevati per l’analisi. Lo spettro prodotto è perfettamente confrontabile con quello prodotto dalla cera d’api attuale.

3. Spettrometria di massa (AMS) per la datazione con il radiocarbonio: è stato datato il collagene estratto dall’osso mandibolare. Ha dato un’età di 6655-6400 anni fa, che in Istria Settentrionale corrisponde al periodo NEOLITICO (chiamato fase post- Vlaška).

Con questa tecnica è stata datata anche la cera: 6645-6640 anni fa.

Le due età corrispondono e questo dimostra che il riempimento è avvenuto nello stesso periodo, probabilmente quando l’uomo era ancora in vita ed è probabile che lo abbia effettuato egli stesso.

4. L’analisi al SEM dimostra che la cera non riempie soltanto la parte esposta, ma penetra anche nella frattura.

FOTO al SEM (Microscopio Elettronico a Scansione): visione della superficie masticatoria del canino prima (fig 9 A) e dopo (fig 9 B) la rimozione della cera superficiale. B2: la freccia gialla mostra dei frammenti di smalto persi ai bordi della frattura. 

foto al SEM (Microscopio Elettronico a Scansione)
foto al SEM (Microscopio Elettronico a Scansione)

Volume rendering della corona del canino evidenzia le fratture presenti nel dente: in blu la frattura principale; in rosso piccole fratture sub-orizzontali. A) visione linguale; B) distale; C) occlusale.

Volume rendering della corona del canino

Museo Accessibile

Un progetto che si articola in due percorsi divulgativi semplificati, utili a favorire la visita

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