Entrando nelle Sale degli Uccelli del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste si viene attorniati da 330 esemplari di ben 312 specie, provenienti da tutto il mondo; una delle più interessanti e variegate collezioni ornitologiche ammirabili in Europa.
Dopo una parte sull’evoluzione degli uccelli (che altri non sono che dinosauri sopravvissuti ed evoluti adattandosi al volo) e sul nostro complesso e contraddittorio rapporto con questi stupendi animali: le prime vetrine espongono gli uccelli europei, con particolare riguardo alle specie presenti, sia attualmente che storicamente, tra le Alpi e l’Adriatico.
Le vetrine successive, invece, ci fanno ammirare un variopinto panorama della biodiversità degli uccelli che è possibile trovare in tutti i continenti del globo: comprese specie che purtroppo noi abbiamo estinto per sempre, e altre straordinarie per forma o importanza e mai esposte in altri musei italiani. Tra le più notevoli, ricordiamo gli uccelli citati da Charles Darwin nell’ “Origine delle Specie”, gli straordinari “Uccelli del Paradiso” dell’Oceania e la ricchissima collezione di sgargianti pappagalli.
Dobbiamo infine ricordare, che ovviamente il Museo non ha mai ucciso nessuno di questi animali per esporli. Si tratta di collezioni acquisite tramite donazioni storiche, confische, o di animali rinvenuti già morti.